Il Rapporto Clusit 2024 ha rivelato un incremento preoccupante degli attacchi cyber in Italia, con una crescita del 65% nel 2023 rispetto all’anno precedente. Questo dato pone l’Italia in una posizione di vulnerabilità significativa, con il 47% degli attacchi di hacktivism a livello mondiale che hanno colpito il nostro Paese.
I settori più colpiti sono stati la Sanità, la Finanza e il Manifatturiero, con conseguenze spesso critiche. Il Clusit, l’Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica, sottolinea l’importanza di non sottovalutare la sicurezza informatica, soprattutto alla luce di questi dati allarmanti.
Le imprese italiane devono rispondere con urgenza a questa minaccia crescente. È fondamentale adottare strategie di cyber resilience, formare il personale su possibili rischi e assicurarsi che le infrastrutture siano protette dai più recenti attacchi informatici. La sicurezza informatica non è più un’opzione, ma una necessità imprescindibile per la continuità operativa e la tutela della privacy dei dati.
La Direttiva NIS 2: Un Pilastro per la Sicurezza Informatica in Europa
In questo contesto di crescente allarme, si inserisce la Direttiva NIS 2 (Network and Information Security), adottata dall'Unione Europea per rafforzare la sicurezza informatica delle infrastrutture critiche e dei servizi essenziali.
Con l’approssimarsi della scadenza del 17 ottobre 2024, è fondamentale che le aziende italiane, accelerino i loro sforzi per conformarsi ai nuovi requisiti per evitare pesanti sanzioni e garantire la continuità operativa.
Per maggiori informazioni e per accedere al rapporto completo, visitate il sito ufficiale del Clusit
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