Pubblicato il: 12 01 2021
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Dati cancellati, fatturazione bloccata, stop per un mese a tutte le attività amministrative. Queste le conseguenze di un cyber attacco subito dalla Eurolls, azienda friulana che produce rulli in acciaio e carburo di tungsteno per la siderurgia ed esporta in tutto il mondo, le cui difese sono state penetrate da un hacker che ha sfruttato la vulnerabilità del PC di un dipendente in smart working.

Una lezione per tutte quelle che aziende che, complice la situazione di emergenza, si sono trovate a dover attivare procedure di telelavoro accettando compromessi rischiosi, come lasciare utilizzare PC o smartphone personali per accedere ai sistemi aziendali, spesso senza controllarne neppure le più banali impostazioni di sicurezza.

Lo smart working, che per definizione consente di poter lavorare da qualsiasi dispositivo e ovunque, è un’opportunità straordinaria per le aziende e gli studi professionali, ma impone di adottare particolari accorgimenti in termini di cyber security e di rendere la sicurezza informatica un’esigenza primaria anche per chi lavora da remoto.